ITALY/FRANCE/SWITZERLAND: actors (m/f) 20-45, French / Italian spkrs, for feature film [P]
production type: feature film
pay: paid
looking for: actors
based in/around: Italy/France/Switzerland
about the project
Per lungometraggio dal titolo ”Settimo grado” diretto da Massimo Cappelli e prodotto dalla Lime Film.
Riprese in Italia dicembre 2022-marzo 2023.
Retribuzione in base ai minimi sindacali.
Il casting, curato dalla CD Costanza Boccardi, è aperto sia ad attori residenti in Italia che all’estero, Le pre-selezioni averranno tramite self tape. NB: In caso di call back le spese di spostamento NON sono coperte.
Sinossi: Un sontuoso casale isolato nella campagna laziale. Vieri è in ritardo, lo sa, e non ha fretta di affrontare la sfuriata di
suo padre. La famiglia ha quasi terminato la cena, sono
praticamente al dolce. Massimo lo accoglie con le solite
domande: dov’era? Che ha fatto? Vieri dà un rapido bacio sulla
fronte a Sofia, la sorellastra di sette anni, figlia più
piccola di Massimo e della sua nuova moglie, Tatiana. Lancia
un cenno di saluto ad Amina, la tata senegalese, che fa su e
giù dalla cucina fermandosi ogni tanto a parlare fitto nella
LIS, la lingua dei segni, con Sofia, sordomuta dalla nascita.
In realtà nessuno ha molto da dirsi, se non qualche frase di
circostanza. Vieri gioca con il coltellino a serramanico,
mentre Sofia guarda il suo canarino, chiuso in una gabbia
inutilmente sfarzosa. Un’ombra scura passa rapida oltre la
finestra. Sofia è l’unica che l’ha vista. Poi succede tutto in
meno di un attimo. Un rumore assordante di stoviglie
rovesciate in cucina: Tatiana non fa in tempo ad alzarsi per
sgridarla che Amina rientra nella sala da pranzo tenuta
stretta per la gola da un uomo. Sono tre in tutto, con dei
collant infilati in testa: Ettore, Nassef e Jamil. Uno di loro
ha una pistola, con la quale tiene la famiglia sotto tiro.
Cosa vogliono? Non c’è nulla di prezioso in casa. Massimo si
alza in piedi, toglie dal polso il Rolex, lo butta sul tavolo.
Ma i ladri sono venuti per altro. Sanno che nel casale si
nasconde un tesoro ben più prezioso. Sono lì per la
cassaforte. Massimo cerca di mantenere il sangue freddo, come
fanno a sapere della cassaforte? Li avverte che c’è un time
delay collegato a un istituto di vigilanza. Inserita la
combinazione, riceverà una chiamata di controllo e la
cassaforte si aprirà solo dopo un’ora. E, in ogni caso, è
vuota. Suggerisce di ripensarci, prendete il Rolex, i gioielli
e andate via. Per tutta risposta, viene colpito col calcio della pistola. Un filo di sangue inizia a colare dalla testa di Massimo. Tenuto sotto tiro, va alla cassaforte nascosta dietro un quadro nel soggiorno e inserisce la combinazione. Come aveva
preannunciato, parte un timer con un countdown di 60 minuti:
59:59, 59:58, 59:57… Il suo cellulare si mette a squillare. Un
NUMERO ANONIMO. L’uomo intima di rispondere e Massimo dice che è tutto ok. Ora tocca solo aspettare. Sessanta lunghissimi minuti. Ma l’attesa si trasforma in un gioco al massacro: niente è come sembra e la questione sul reale contenuto della cassaforte diventerà solo l’ultimo dei problemi. Perché in quella casa ognuno nasconde un segreto, ognuno conosce solo un pezzo della verità. E soprattutto perché nessuno di loro può immaginare quale evento imprevedibile li attenda.
playing age: 20 - 30
role languages: French/Italian
m, 20-30, richiesta conoscenza del francese a livello madre lingua e buon livello di italiano
Jamil è un ragazzo di ventisei anni, bel viso, fisico nervoso, di poche parole. Orfani in giovane età, Nassef per Jamil è stato padre, madre e fratello. E Jamil vuole bene a suo fratello Nassef più di ogni altra cosa. È tutto ciò che gli rimane. Jamil rispetto a suo fratello maggiore Nassef è sempre stato la mente, quello che prendeva decisioni e iniziative. È lui che l’ha convinto a emigrare in Italia, che ha trovato a entrambi il lavoro nella ditta di costruzioni con la quale ha fatto i lavori a casa di Massimo. Ed è per proteggere Nassef che è finito in carcere, prendendosi la colpa della rissa notturna e della coltellata, anche se non c’entrava nulla. Per Nassef, sarebbe stata una recidiva e avrebbe rischiato di restare in galere molto più a lungo. È un peccato che tutto ciò sia successo proprio quando la storia con Amina, iniziata quasi per gioco stava diventando qualcosa di serio. Non le ha detto nulla. Ha preferito sparire in carcere per la vergogna, nasconderle la verità, piuttosto che raccontarle di essere finito dentro. Di essere come il fratello insomma. Probabilmente la ama ancora. La rapina gli sembra da subito un rischio troppo grande da correre; oltretutto Ettore non gli piace proprio, è geloso del suo rapporto con Nassef e pensa che voglia fregarli. Senza considerare che Amina sarà lì dentro. Ma Nassef insiste, sarà una cosa rapidissima: qualcuno dall’interno toglierà l’allarme, entrano con il volto coperto, si fanno aprire la cassaforte e se ne vanno. Cinque minuti al massimo, nessuno li riconoscerà e diventeranno ricchi. Jamil fa finta di crederci: non può lasciarlo solo, senza di lui Nassef finirà di sicuro nei guai.
playing age: 25 - 35
role languages: French/Italian
role ethnicities: Black/Mixed Race
f, 25-35, richiesta conoscenza del francese a livello madre lingua e buon livello di italiano
Amina ha trent’anni, pelle colore dell’ebano, occhi neri e profondi. È una donna materna, ma sa essere anche forte e determinata. Non approva il modo di essere genitori di Massimo e Tatiana. Non capisce come si possa avere tutto ed essere sempre insoddisfatti. Se li avesse lei tutti quei soldi… Tatiana viene da un mondo diverso, sa cosa significhi essere poveri. E non occorre ascoltare le telefonate che Amina scambia con le amiche colf per capire cosa pensi di lei. Amina però, oltre a saper far bene il suo mestiere, parla la LIS. Ecco perché dopo una lunga serie di colf, Tatiana è costretta a subirla. Amina, ormai in Italia da tempo, lavora con la famiglia da un paio d’anni. Aveva una sorella sordomuta e, pur essendo le lingue dei segni diverse per ciascuna nazione, era stata in grado di imparare rapidamente quella italiana. È molto affezionata a Sofia che ama come una figlia: sa tutto di lei, molto più di sua madre. Amina è una bella donna, non ha mai avuto difficoltà ad avere estimatori. Ma è anche esigente, non è facile trovare l’uomo giusto per una come lei. Sperava di averlo trovato in Jamil, un operaio che aveva lavorato per qualche tempo nel casale di campagna di Massimo e che aveva continuato a frequentare anche dopo che i lavori erano terminati. Jamil era però scomparso da un giorno all’altro. Amina ne aveva sofferto tremendamente, credeva davvero di poter avere una storia seria con lui. Aveva finito col rifarsi una vita sentimentale con un altro uomo, rimproverando a sé stessa di essere stata una sciocca: Jamil, al di là delle belle parole, voleva da lei una sola cosa e l’aveva ottenuta.
playing age: 25 - 35
role languages: French/Italian
m, 25-35, richiesta conoscenza del francese a livello madre lingua e buon livello di italiano
Nassef, ragazzone di trent’anni, impulsivo, poco riflessivo, manesco, l’esatto contrario di suo fratello Jamil. Nassef crede che la vita sia in bianco e nero e che si possa risolvere tutto senza perdere tanto tempo a parlare. Vive di piccoli espedienti, saltuariamente fa il muratore, ma è una testa calda e finisce spesso nei guai: furti, piccoli reati, risse. Ecco perché quando Ettore, venuto a riscuotere con le maniere forti un debito, gli chiede informazioni sul casale dove hanno fatto dei lavori proponendogli una rapina, Nassef accetta con entusiasmo. È il salto di qualità che aveva sempre sognato. Preferirebbe però che non partecipasse alla rapina anche Jamil, suo fratello minore. Ma Ettore insiste che c’è bisogno di una terza persona che conosca bene la casa. E Nassef crede ciecamente in Ettore: è l’uomo che gli ha promesso un futuro a colori, la possibilità di smetterla di spaccarsi la schiena per pochi soldi, la possibilità di tornare a casa da padroni, finalmente mettersi in proprio e aprire un’azienda di costruzioni tutta loro.
playing age: 40 - 45
role languages: Italian/French
f, 40-45, richiesta buona conoscenza del francese e dell' italiano
Tatiana ha 45 anni, un passato da modella in Russia ed è una donna bellissima, fredda e calcolatrice. Quando ha conosciuto Massimo a una festa all’ambasciata italiana di Mosca, ha capito subito che lui era la sua unica possibilità di scappare dalla Russia, e da una vita fino a quel momento non all’altezza delle sue aspettative. Tatiana si era lasciata corteggiare da Massimo, era stata sua amante per un po’, finché non rimase incinta, più o meno volontariamente, di Sofia. Massimo si trovò così costretto a lasciare la moglie. Riuscita nel suo intento, Tatiana aveva pensato di poter portare con sé Ivan, il figlio di primo letto di cui aveva sempre taciuto l’esistenza a Massimo, temendo che potesse rappresentare un ostacolo ai suoi piani. Uno sconosciuto russo erede della sua fortuna era l’ultima cosa che Massimo avrebbe voluto. Tatiana aveva ragione. Possessivo e geloso fino alla paranoia, Massimo aveva accettato di sposarla, ma a una condizione: avrebbe dovuto rompere qualsiasi legame con la Russia e la sua famiglia d’origine. E Tatiana alla fine aveva accettato: lasciare Ivan era stato il prezzo pagato per iniziare una nuova vita. La figlia di Tatiana e Massimo, Sofia, è nata sordomuta. Per Tatiana l’imperfezione della bambina è come una punizione divina: non è una brava madre e Sofia ne è l’ulteriore prova. Ha un telefonino segreto per comunicare giornalmente con Ivan, di cui Massimo continua a ignorare l’esistenza. Gli passa dei soldi, per un’attività che il figlio vuole aprire a Mosca. Il tutto ovviamente di nascosto a Massimo, per il quale, col tempo, la donna ha iniziato a provare un rancore profondo.
